giovedì 6 novembre 2014

ALIMENTAZIONE NATURALE – ATTENTI ALLA FARINA INTEGRALE

Natural food - Beware of whole wheat flour
Натуральные продукты питания - Остерегайтесь всего пшеничной муки
天然食品 - 谨防全麦面粉


RECENTEMENTE IL “FATTO QUOTIDIANO”
Ha pubblicato un articolo sulla farina integrale e tutti i suoi derivati, in particolare pasta e pane che quotidianamente portiamo sulle nostre tavole convinti di fare una scelta più naturale, leggera e salutare rispetto all’utilizzo di prodotti ottenuti con la farina bianca. Ma è davvero così? Sembrerebbe proprio di no, almeno prendendo in considerazione il pane integrale che si trova comunemente in supermercati e forni.Ma partiamo dall’inizio… secondo alcuni nutrizionisti (e secondo tutte le correnti della Naturopatia) evitando gli alimenti a base di farina raffinata (la famosissima 00) sarebbe possibile non solo mantenere una linea migliore ma anche salvaguardare la propria salute. I processi di raffinazione della farina, infatti, vengono effettuati a livello industriale a scapito del potere nutritivo del grano, depauperato di gran parte dei suoi principi nutrizionali e addizionato invece con altre sostanze che servono a rendere la farina bianca e liscia, così come appare una volta aperta la confezione. In pratica il grano viene impoverito di tutti i suoi preziosi minerali dato che durante la raffinazione vengono eliminati il germe e la crusca, le parti in cui maggiormente si concentrano le sostanze nutritive utili all’organismo umano.
ECCO ALLORA CHE I ‘SALUTISTI’
Valutano subito la possibilità di acquistare prodotti realizzati con farina integrale, non raffinata e dunque più ricca di elementi nutritivi fondamentali. Ma arriva la batosta!!! La maggior parte della farina integrale in commercio non è altro che la stessa farina raffinata a cui viene aggiunta in un secondo momento crusca rimacinata, anch’essa residuo del processo di raffinazione. Siamo quindi di fronte ad una farina che si può considerare doppiamente raffinata e molto dannosa a detta di Franco Barrino, noto oncologo specializzato nel rapporto tra alimentazione e insorgenza dei tumori. Come accorgersi allora di questo escamotage che tanto danneggia noi consumatori convinti di acquistare un prodotto davvero integrale? Basta osservare bene il pane che si intende comprare: se ha un colore di base chiaro in cui si evidenziano tanti puntini scuri è senz’altro una falsa farina integrale. Il vero pane integrale, infatti, vanta un colore scuro omogeneo.State pensando che tutto questo sia fuorilegge? Niente affatto è tutto perfettamente legale e autorizzato dalla legge n.187 del 9 febbraio 2001 secondo cui una farina può definirsi integrale quando il tasso di minerali è compreso tra 1,30 e 1,70 su cento parti di sostanza secca. Non si valutano quindi due fattori essenziali: l’indice glicemico (molto più basso nelle vere farine integrali) e il metodo di produzione che dovrebbe essere realizzato con macinazione a pietra naturale.
A QUESTO PUNTO
Se anche voi come me vi state ponendo la fatidica domanda: di chi fidarsi? Al seguente link troverete alcune indicazioni utili su quale pasta integrale acquistare: http://alimentazione-naturale.blogspot.com.Se invece preferite cimentarvi in cucina, potete provate voi stessi ad autoprodurvi dell’ottimo pane integrale utilizzando la pasta madre



1 commento:

  1. attenta riflessione che non considera inoltre che nella parte più esterna della crusca si concentrano gli anticrittogamici, i veleni con cui vengono irrorati i campi per garantire i raccolti; inoltre la maggior parte dei semi ora sono geneticamente modificati e non è chiaro se questo a lungo andare sia nocivo per la nostra salute. Quindi: cerchiamo laboratori artigianali che lavorino con farine macinate a pietra, lievito madre, biologico, integrale e pasta ottenuta da semi antichi. Variamo molto. E poi impariamo dagli orientali, meno farine!

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