venerdì 2 gennaio 2015

ENUMA ELISH, IL POEMA DELLA CREAZIONE (traduzione, spiegazione e interpretazione astronomica del mito)

Enuma Elish, the poem of creation (translation, explanation and interpretation of astronomical myth)
Энума Элиш, поэма творения (перевод, разъяснение и толкование астрономической мифа)
Enuma Elish,创作的诗(翻译,解释和天文神话的解释)


L'Enuma elish può essere definito la "Genesi" della tradizione babilonese. I ritrovamenti scritti in lingua accadica risalgono all'incirca al 1750 a.C., all'epoca di Hammurabi, sesto Re della I dinastia babilonese, ma è indubbio il fatto che i miti contenuti nell'opera derivano direttamente dalla cultura sumera e come nel caso dell' EPOPEA DI GILGAMESH affondano le loro radici all'albore della civiltà umana. L'opera è composta da sette tavole contenenti circa 150 versi ciascuna e fu scoperta dal famoso assiriologo britannico George Smith. Oggi L'Enuma elish è famoso per essere diventato oggetto di accesi dibattiti in seguito alle ricerche del professor Zacharia Sitchin. Prima d'esporre l'interpretazione "astronomica" del professore Russo è indispensabile conoscere il contenuto del testo che è stato ricavato dalle traduzioni disponibili, tenendo presente che esistono interpretazioni leggermente discordanti a seconda degli studi effettuati, per via delle difficoltà nella traduzione e nell'interpretazione di un testo vecchio di miglia di anni. Probabilmente siamo lontani dal comprendere a pieno questo testo, ma in ogni caso la sua traduzione ci regala una delle versioni più affascinati della creazione e un patrimonio dell'umanità di inestimabile valore. In questo articolo prenderò in esame l'inizio dell'opera dedica alla creazione.


Tavola I - La creazione

Quando Lassù
   Il cielo non aveva ancora nome,
E quaggiù la terra ferma
   Non era ancora chiamata con un nome,
Soli, APSU il primo,
   Loro progenitore,
E madre (?) TIAMAT,
   Genitrice per tutti loro,
Mescolavano insieme,
   Le loro acque:
Ne banchi di canne vi erano ancora raggruppati
   Ne canneti vi erano distinguibili.
E mentre degli dèi
   Nessuno era ancora apparso,
Essi non erano né chiamati per nome,
   Né definiti da un destino,
In (APSU-TIAMAT ) alcuni dèi
   Furono creati:
LAHMU e LAHAMU apparvero
   E furono chiamati per nome.
Prima che fossero divenuti
   Grandi e forti,
Furono creati ANSAR E KISAR,
   che erano loro superiori.
Quando ebbero prolungato i loro giorni,
   Moltiplicato i propri anni

ANU fu il primo nato,

   Simile ai suoi genitori.
Come ANSAR aveva fatto simile a lui
   ANU, suo rampollo,
ANU ugualmente, a propria somiglianza
   Creò NUDIMMUD (EA - ENKI )
Ora NUDIMMUD (EA - ENKI), egli,
   Fu ordinatore (?) dei suoi genitori
Era di ampio intelletto, saggio
   E dotato di una forza immensa;
Ben più potente
   Del cretore di suo padre, ANSAR,
Non aveva eguali, 
   A confronto con gli dèi suoi fratelli.






Il testo comincia con le parole "Quando lassù" e questo passo da anche il titolo all'opera (Enuma Elish). La narrazione ha inizio nel nulla, quando l'universo non era ancora stato creato. In quel tempo esistevano soltanto due super divinità primordiali, APSU e TIAMAT. APSU e' il padre di tutto il cosmo e rappresenta le acque dolci dell'abisso portatrici di vita che in origine ricoprivano tutto. TIAMAT invece è la madre e rappresenta le acque salate. A mio avviso è veramente significativa questa cosa perché oltre alla logica consapevolezza che è l'acqua a permettere la vita viene indicata come madre TIAMAT (l'acqua salata) e secondo la scienza fu proprio nei mari che si sviluppò la vita complessa che ha portato fino allo sviluppo di tutte le specie e anche dell'uomo. A un certo punto si fa riferimento anche a una terza divinità che interagisce con APSU e TIAMAT e anch'essa sembra far parte delle divinità primitive, viene chiamata MUMMU ed esistono diverse interpretazione che la descrivono. Secondo alcuni MUMMU è la nebbia, inteso come vapore acqueo, vero e proprio legame tra acqua dolce e salata, secondo altri lo scroscio della pioggia, per altri ancora invece non si tratta di una terza divinità ma di un epitelio di TIAMAT, forse mal copiato in passato, storpiando la parola "ummu" che significa madre, generando malintesi durante le traduzioni. Secondo un'ulteriore interpretazione MUMMU è figlio/a di TIAMAT ed APSU. Io per comodità continuerò a considerare MUMMU una terza figura primitiva. Secondo la versione babilonese dall'unione di APSU E TIAMAT nacquero la dea LAHAMU e il suo compagno LAHMU. Mentre quest'ultimi crescevano vennero alla luce una nuova generazione di dèi: ANSAR, il cielo e KISAR, la terra, anche se non mi è molto chiaro se questi nuovi dèi sono figli della seconda generazione composta da LAHMU E LAHAMU oppure anch'essi nascono dalla madre primitiva TIAMAT. In ogni caso a questo punto della narrazione dalle acque primordiali dell'origine vennero in essere la terra e il cielo. Da ANSAR (il cielo) e KISAR (la terra) venne poi generato ANU, dio della volta celeste, inteso come cosmo, ovvero ciò che si trova oltre la terra (KISAR) e l'aria (ANSAR). Questa distinzione è molto importante perché testimonia il a fatto che gli antichi erano consapevoli che la nostra atmosfera è limitata e che oltre ad essa si estendono le profondità del cosmo. ANU è considerato in tutte le religioni mesopotamiche il padre degli Dei, è dunque dopo le mitiche divinità primordiali il primo ad avere un personalità. ANU è "capo" di tutti gli altri dèi che da lui discenderanno, sarà lui a presiedere le riunioni degli Anunnaki e presso di lui (nel cosmo) si rifugeranno gli dèi nel tempo del diluvio descritto nell'articolo IL DILUVIO UNIVERSALE DESCRITTO NELL'EPOPEA DI GILGAMESH. ANU generò NUDIMMUD, un appellativo di EA, meglio conosciuto come ENKI. Il testo dedica molto spazio alla descrizione di ENKI, esaltandolo, descrivendolo più potente dei suoi futuri fratelli e del padre di suo padre ANSAR.


Avendo dunque formato una banda,

   Questi dèi-fratelli
Disturbarono TIAMAT
   Abbandonandosi al trambusto (?):
Sconvolgendo
   L'interno di TIAMAT,
Turbarono, coi loro svaghi,
   L'interno dell'Anduruna <dimora divina>.
APSU non riusciva
   A placare il tumulto.
TIAMAT, tuttavia
   restava impassibile davanti a loro:
I loro maneggi
   Le erano sgraditi,
La loro condotta, biasimevole,
   Ma lei li risparmiava.
Allora, APSU,
   Il produttore dei grandi dèi,
chiamò il suo MUMMU (?)
   E gli disse:
<<O MUMMU, tu, mio paggio
   che mi appaghi l'anima,
vieni,
   Andiamo a trovare TIAMAT!>>
Se ne andarono, dunque,
   E, seduti innanzi a TIAMAT,
Chiacchierarono e discussero,
   A proposito degli dèi, loro rampolli.
APSU,
   Avendo aperta la bocca,
Alzò la voce
   E disse a TIAMAT:
<<La loro condotta
   Non mi piace:
Di giorno, non mi riposo;
   Di notte, non dormo!
Voglio ridurli in nulla
   E abolire la loro attività
Affinché sia ristabilito il silenzio
   E che noi possiamo dormire!>>
TIAMAT,
   Sentendo ciò,
Corrucciata
   Gridò contro il suo sposo,
E, essendosi arrabbiata a sua volta,
   Recriminò aspramente contro APSU,
Perchè le aveva insinuato,
   Del male nell'animo:
<<Perchè, noi stessi
   Distruggeremmo quello che abbiamo creato?
La loro condotta è molto spiacevole?
   Pazientiamo con benevolenza!>>
MUMMU prese allora la parola
   Per consigliare APSU,
Paggio qual era, rifiutando
   L'opzione della sua genitrice:
<<Fai cessare dunque, padre mio,
   Quell'attività turbolenta
Affinché tu riposi di giorno
   E dorma di notte!>>
APSU se ne rallegrò
   E i lineamenti del suo viso brillarono,
Per il male che aveva ordito
   Contro gli dèi suoi figli:
Circondò con il suo braccio
   La nuca di MUMMU,
Il quale si sedette sulle sue ginocchia,
   E APSU l'abbracciò.
Ora, tutto ciò che avevano ordito
   nella loro riunione,
 Fu riferito
   Agli dèi loro rampolli.
Avendolo appreso
   Questi dèi si agitarono,
Poi si azzittirono
   E rimasero cheti.






APSU E TIAMAT vennero a un certo punto disturbati dal "trambusto" creato dagli dèi giovani che loro stessi avevano generato. Questi dèi portarono scompiglio "nell'anduruna" (dimora di ANU, dunque nel cosmo) disturbando la tranquillità delle divinità primordiali. TIAMAT, la madre, nonostante fosse infastidita dai giovani dèi, sopportava la loro condotta molesta, ma APSU non riuscendoli a placare convocò MUMMU e andò da TIAMAT dichiarando la sua intenzione di ucciderli. TIAMAT tuttavia, guidata dallo spirito materno era recalcitrante all'idea di sterminare ciò che aveva creato. I giovani dèi appresa la volontà di APSU si ammutolirono dalla paura tranne NUDIMMUD/EA/ENKI, il più intelligente e forte dei rampolli, come descritto nel prossimo passaggio.


D'intelligenza superiore,

   esperto, astuto,
EA(NUDIMMUD - ENKI ) che tutto comprende 
   intuì il loro piano.
Contro il fine di APSU, pensò
   E dispose un piano d'insieme:
Avendo adottato contro di lui
   Il suo augusto Sortilegio, il più forte,
Glielo recitò
   E, con un filtro, lo fece riposare:
Il sonno lo pervase
  E dormiva beatamente.
Quando ebbe addormentato APSU
   Pervase il sonno.
[An]che MUMMU-il-Consigliere, che
   Fu troppo inebetito per stare in guardia (?);
EA(NUDIMMUD - ENKI )staccò la fascia frontale di APSU
   E gli tolse la corona;
Gli sottrasse il Fulgore soprannaturale 
   E se ne rivestì lui stesso;
Poi, avendolo abbattuto,
   Lo mise a morte
E rinchiuse MUMMU
   Sbarrando su di lui la porta.
Stabilì allora in APSU
   La sua abitazione,
E s'impadronì di MUMMU
   Che teneva al guinzaglio.
Una volta che EA(NUDIMMUD - ENKI ) ebbe immobilizzato
   E abbattuto questi malvagi,
E riportato
   Il suo trionfo su questi avversari,
Nei suoi appartamenti
   si riposò nella più totale calma:
Chiamò questo palazzo Apsu,
   e vi stabilì le sale della cerimonia.
Sempre la, stabilì
   La sua camera nuziale,
Dove EA(NUDIMMUD - ENKI ), con DAMKINA, sua sposa 
   Sedettero in maestà.




Enki viene rappresentato nell'atto di trasportare flussi
d'acqua, l'acqua dolce del sottosuolo che porta la vita.
(fonte foto link).
EA/NUDIMMUD/ENKI precedette APSU nel suo intento di uccidere le giovani divinità, grazie a un sortilegio lo addormentò e lo uccise e così fece anche con il suo consigliere MUMMU. "Gli sottrasse il fulgore soprannaturale e se ne rivestì lui stesso", con questa azione EA/NUDIMMUD/ENKI si pose al di sopra degli altri giovani dèi, in più stabilì nelle acque dolci dell'abisso la sua nuova residenza, dove si trasferì con la sua compagna DAMKINA (la cui origine non viene specificata), diventando dio della saggezza e del sottosuolo, l'abisso dove erano gelosamente conservate le acque dolci necessarie alla vita.

In questo Santuario dei Destini,
   Questa Cappella delle Sorti,
Fu procreato il più intelligente,
   Il Saggio degli dèi, il Signore:
Nel dell'apsu,
   MARDUK fu messo al mondo. 
Lo mise al mondo
   EA/NUDIMMUD/ENKI, suo padre,
E lo partorì
   Sua madre, DAMKINA.
Non succhiò
   Che da mammelle divine:
La nutrice che l'allevò
   Lo rese ricco di vitalità formidabile.
La sua natura era esuberante;
   Il suo sguardo, fulminante;
Fu uomo fatto sin dalla nascita,
   E pieno di forza dal principio.
Nel vederlo, ANU,
   Il progenitore di suo padre,
Si rallegrò, si illuminò
   Ed ebbe il cuore pieno di gioia.
Quando l'ebbe ben guardato:
   <<La sua divinità è tutt'altra, (disse)!
E' molto più sublime:
   Li supera in tutto!
Le sue forme sono incredibili,
   Ammirevoli:
Impossibili ad immaginare,
   Insopportabili a guardare.
Quattro sono i suoi occhi,
   E Quattro le sue orecchie.
Quando muove le labbra,
   Il fuoco divampa!
Quattro orecchie
   Gli sono spuntate,
E i suoi occhi, in numero uguale,
   Ispezionano l'universo!
E' il più alto degli dèi,
   Sovrastante per la sua statura:
La sua ossatura è grandiosa
   E' sovrastante per nascita!
Mio figlio è un Utu (Sole)!
   Mio figlio è un Utu (Sole)!
Mio figlio è un Sole:
   Il vero sole degli dèi!
E' circonfuso dallo Splendore soprannaturale di dieci dèi,
   Ne è sublimamente coronato (?)
E cinquanta Sfavillii terrificanti
   Sono accumulati in lui!>>
ANU creò allora e mise alla luce
   I quattro venti
Che offrì a MARDUK:
   <<Affinché mio figlio si diverta!>>
E MARDUK fece fabbricare la polvere
   che fece portare dalla Tempesta;
E, vedendo provocata l'Ondata,
   Disturbò TIAMAT.
Così disturbata, TIAMAT
   Notte e giorno di agitava,
E i suoi dèi, senza tregua,
   Sopportavano i colpi del vento (?).






Genealogia delle divinità. fonte immagine link.
Dall'unione di EA/NUDIMMUD/ENKI con DAMKINA nacque MARDUK. Per la seconda volta assistiamo alla nascita di un nuovo dio che supera in forza, bellezza ed intelligenza i suoi predecessori. Nonostante lo stile narrativo dell'opera sia estremamente conciso, viene dedicato un'ampio spazio all'esaltazione di MARDUK trasmettendo riverenza nei confronti del nuovo nascituro. Viene descritto uomo fatto fin dalla nascita, pieno di forza fin dal principio e molto più sublime delle altre divinità. ANU, rimase estasiato nel vederlo e decise di regalargli i quattro venti. MARDUK li fece turbinare disturbando ancora una volta TIAMAT, riconfigurando la medesima situazione che precedentemente aveva portato all'uccisione di APSU da parte di EA/NUDIMMUD/ENKI. Ancora una volta i nuovi dèi disturbarono la tranquillità dell'entità primordiale.

Avendo dunque ordito
   Del male nel loro animo,
Essi stessi si rivolsero
   A TIAMAT, loro Madre:
<<Quando è stato messo a morte
   APSU, tuo Sposo,
Tu non l'hai assistito,
   Tu sei rimasta zitta!
E ora, avendo ANU creato
   Questi quattro venti terribili,
Il tuo interno è fortemente disturbato
   E noi non dormiamo più!
APSU, tuo Sposo,
   Non è più in te,
Né MUMMU, che fu incatenato:
   Tu resti dunque sola!
[Non sei] nostra [Ma]dre?
   Ed eccoti agitata, in grande turbamento!
[E no]i, che non riposiamo,
   Tu dunque non ci ami più?
[Sui] nostri [l]etti (?)
   I nostri occhi si sono prosciugati!
Liberaci da questo giogo senza riposo,
   Affinché noi possiamo dormire!
[Alzati in pie]di contro di loro (?)
   Vendicati di loro!
[Annientali (?)]
   E fanne fantasmi!>>
Quando TIAMAT [(lo) ascoltò],
   Quel discorso le piacque:
<<Poiché voi stessi lo avete deciso insieme,
   Creiamo tempeste!>>
Ora altri dèi
   [Erano venuti] la dentro,
[Che a]vevano anch'essi concepito [il male]
   Contro gli dèi loro progenie!
In piedi [in cer]chio
   Accanto a TIAMAT,
[Furi]bondi, complottavano senza sosta,
   Notte e Giorno,
[Sp]ingendosi al combattimento,
   Battendo i piedi infuriati,
Tennero un consiglio
   Per programmare la guerra.
La Madre-Abisso,
   Che aveva formato ogni cosa,
Si preparò Armi irresistibili:
   Mise al mondo dragoni giganti,
Dai denti [aguz]zi,
   Dalle zanne (?) spiegate,
A cui riempì il corpo
   Di veleno al posto del sangue;
E Leviatani feroci,
   Ai quali diede spaventoso aspetto,
E che circonfuse di Splendore soprannaturale,
   Equipara[ndoli] così agli dèi:
<<Chi li veda,
   Perda i sensi!
E che una volta lanciati (disse)
   Non indietreggino mai!>>
Creò ancora Idre,
   Dragoni formidabili, Mostri marini,
Leoni colossali,
   Molossi rabbiosi, Uomini-Scorpioni,
Mostri aggressivi,
   Uomini-pesci, Bisonti giganteschi:
Tutti brandivano armi spiegate
   Senza tema del combattimento,
I loro poteri delegati, smisurati,
   Ed essi, irresistibili!
In verità quegli undici
   Erano proprio tali quali li fece!
Dopo di che, tra gli dèi, suoi rampolli,
   Che avevano tenuto consiglio con lei,
Ella esaltò QUINGU
   Confermandogli, tra loro, il rango più alto:
Il comandante dell'armata,
   La direzione del consiglio di guerra,
Il compito dell'arruolamento,
   La condotta della battaglia,
L'autorità
   Sui combattimenti:
Gli affidò tutto questo
   E lo insediò sul trono d'onore.
(Dicendo:) <<Ho proferito per te la Formula
   E ti ho reso superiore nell'assemblea degli Dèi;
Ti ho offerto
   Il principato su tutti loro!
Sii il più grande!
   Sii il mio unico sposo!
Che si esalti il tuo nome
  Su tutti gli Anunnaki!>>
E gli rimise la Tavoletta dei Destini,
   Che fissò sul suo petto:
<<Che irrevocabile sia il tuo ordine! (disse),
   Che [la tua parola] si realizzi!>>
Avendo così esaltato QUINGU
   E posto in possesso della Supremazia,
Per gli dèi, suoi figli,
   [Ella (?) stabilì] questo des[tino]:
<<Aprendo soltanto la bocca,
   Spegnete il fuoco!
Che il vostro veleno concentrato
   Faccia cadere la Tirannide!>>



Qui si conclude la prima tavola dell'Enuma Elish: TIAMAT ancora una volta venne disturbata dall'irrequietezza degli dèi più giovani, nello specifico MARDUK. La prima volta fu compassionevole nei confronti della progenie ma questa volta il suo impeto fu furioso. Alcuni dèi non meglio specificati le ricordano che non fece nulla per difendere il suo sposo APSU quando EA/ENKI lo uccise, così facendo attizzarono TIAMAT alla guerra contro MARDUK. TIAMAT generò mostri di ogni genere ai quali conferì pari forza degli dèi e al loro comando promuovette QUINGU, un'altra divinità dall'origine non specifica. 
La battaglia tra i mostri generati da TIAMAT e
MARDUK. (Fonte foto link)
QUINGU divenne il secondo sposo di TIAMAT e gli conferì le tavole dei destini 
consegnandogli in questo modo la dignità che spettava ad ANU. TIAMAT con gli dèi che la sostenevano dichiarò guerra a MARDUK. 
Nei prossimi articoli continueremo la traduzione di questa opera che testimonia quanto fosse eleva la sapienza e la spiritualità di questi antichi popoli. Questi testi nonostante siano vecchi di migliaia di anni, una delle prime testimonianze scritte della nostra razza, traducono l'irrequietudine dell'animo umano attraverso una totale umanizzazione del divino.
Dopo aver offerto la traduzione letterale e la spiegazione del testo vi propongo la discussa interpretazione astronomica che vede nella genesi del pantheon sumero un'allegoria degli eventi che hanno portato alla formazione del sistema solare, fino alla creazione dell'uomo.



Quando in alto il cielo non aveva ancora un nome e in basso la terra non aveva un nome, nulla esisteva, eccetto il primordiale APSU (il Sole), MUMMU (Mercurio) e TIAMAT (l'insieme delle polveri e detriti cosmici dal quale ebbe origine la Terra e tutti gli altri corpi del sistema solare). TIAMAT è dunque la madre di tutti i pianeti che verranno generati da qui in poi.
Tutto era mescolato in un  caos primordiale, non esistevano ancora canneti, né paludi. Nessuno degli altri dèi (i pianeti) era stato ancora creato. Nessuno aveva un nome e i loro destini erano incerti. Fu allora che in mezzo al caos presero forma i nuovi dèi (i pianeti), generati da TIAMAT (la madre, l'insieme dell polveri stellari e nucleo da cui prendono origine i pianeti).
Nacquero LAHMU (Marte) e LAH.AMU (Venere). Prima che essi fossero cresciuti di età e statura, fino alla grandezza stabilita, il dio ANSHAR (Saturno) e il

Dimensioni effettive del Sistema solare, Giove e Saturno
sono molto più grandi di Marte e Venere mentre Urano
e Nettuno dono detti i pianeti gemelli per via della
loro somiglianza.
dio KISHAR (Giove) furono formati anch'essi superando per dimensione e per posizione esterna nel sistema i due pianeti precedenti. il testo dice "furono loro superiori", riferito a LAHMU (Marte) E LAHAMU (Venere). Effettivamente Giove e saturno sono molto più grandi di Venere e Marte e probabilmente si sono formati in un secondo momento in quanto essendo pianeti gassosi la gravità ha impiegato più tempo per accorparli.
I divini fratelli disturbarono TIAMAT (ciò che resta dei detriti cosmici, la giovane Terra) andando avanti e indietro con i loro strani movimenti. APSU non riusciva a frenare il loro clamore. TIAMAT era ammutolita dal loro comportamento. Essi con i loro movimenti turbavano l'orbita di TIAMAT disturbandola.

ANU (Nettuno)generò a sua somiglianza
 NUDIMMUD/EA/ENKI (Urano)
Poi il testo curiosamente dice ANU (Urano) "generò a propria somiglianza"EA/ENKI chiamato NUDIMMUD (Nettuno) ed effettivamente nella realtà Urano e Nettuno appaiono simili sia per colore che per dimensione.
Nel luogo dei Destini, un nuovo dio fu generato, il più capace e saggio degli dei.
Nel cuore del Profondo (lo spazio cosmico) fu creato MARDUK (anche chiamato NIBIRU, il famoso pianeta X)
QUINGU viene invece associato alla Luna.



Questo è un'accenno all'interpretazione astronomica della genesi contenuta nell'Enuma Elish, argomento al quale Zachari Sitchin ha dedicato tutta la sua vita.




fonti testo:
http://www.andreapolcaro.it/Dispense_files/Enuma%20Elish.pdf
http://www.biosferanoosfera.it/scritti/ANTICHE%20CONOSCENZE.pdf
http://www.kanar.altervista.org/articoli/enuma_elish.html
http://it.wikipedia.org/wiki/En%C3%BBma_Eli%C5%A1


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