martedì 3 febbraio 2015

Scoperto un "pulsante" per resettare l'orologio biologico

Discovered a "button" to reset the biological clock
Обнаружен "кнопку", чтобы сбросить биологические часы
发现了一个“键”来重置生物钟


Localizzazione del nucleo soprachiasmatico.
E' sufficiente una breve attivazione di un circuito cerebrale situato in una parte dell'ipotalamo, il nucleo soprachiasmatico, per resettare l'orologio biologico che regola il ritmo sonno/veglia. La scoperta può portare a nuove terapie per il disturbo affettivo stagionale e alleviare i disturbi dovuti al lavoro notturno e al jet lag


Nel cervello, esattamente nella parte dell'ipotalamo chiamata nucleo soprachiasmatico (SCN), esiste un circuito in grado di resettare l'orologio biologico circadiano. La scoperta – fatta da un gruppo di ricercatori della Vanderbilt University a Nashville - potrebbe portare a nuove terapie per patologie come il disturbo affettivo stagionale, ma anche ridurre gli effetti negativi sulla salute di quanti lavorano con turni notturni e forse anche quelli del jet lag.


Il coinvolgimento del nucleo soprachiasmatico nei ritmi sonno/veglia è noto da tempo, ma si riteneva che le modificazioni osservate nella frequenza di scarica dei suoi neuroni fossero una conseguenza dell'attività del orologio biologico, e non viceversa.

Nel loro studio – pubblicato su “Nature Neuroscience” - Jeff R. Jones e colleghi – hanno approfondito il rapporto fra SCN e ritmi circadiani su un gruppo di topi sfruttando le tecniche dell'optogenetica, ossia creando un ceppo di topi geneticamente modificati in modo che sia possibile attivare o disattivare specifici circuiti cerebrali attraverso un semplice impulso luminoso. I topi possiedono un orologio biologico quasi identico a quello degli esseri umani, l'unica differenza è che esso è tarato in modo da indurre l'inizio naturale delle attività non al sorgere della luce, al al suo scemare.


In una serie di esperimenti, i ricercatori hanno appurato che l'attivazione dei neuroni del nucleo soprachiasmatico stimolava l'avvio delle attività motorie dei topi anche in ore in cui normalmente si riposano. L'attività dei topi, peraltro, proseguiva anche se la stimilazione veniva poco dopo interrotta, indicando che quella struttura cerebrale ha una funzione di “interruttore generale” o, meglio, di pulsante di reset dell'orologio circadiano. 



"Il fatto che il tasso di attivazione del SCN è una componente chiave della ritmicità circadiana, e non solo un suo sottoprodotto, come pensavamo, dimostra che abbiamo ancora molto da imparare sul funzionamento dei nostri orologi biologici", ha osservato Douglas G. McMahon, che ha diretto lo studio.



Pur avvertendo che la possibile applicazione in campo clinico di questa scoperta richiede ancora unn lungo percorso, i ricercatori hanno iniziato a condurre altri esperimenti per controllare se topi che soffrono dell'equivalente murino del disturbo affettivo stagionale rispondono a questo nuovo approccio.





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