lunedì 30 novembre 2015

David Icke: “Il film Avatar? La storia della Terra…al contrario”

David Icke: "The movie Avatar? Earth history ... on the contrary "
Дэвид Айк: "Фильм Аватар? История Земли ... наоборот "
大卫·艾克:“电影阿凡达?地球历史...相反“

David Icke: “Il film Avatar? La storia della Terra…al contrario”
Quella che segue, è una newsletter di David Icke che spiega come interpretare il film Avatar: La storia della Terra … in senso inverso.

Di David Icke: Ciao a tutti. Di solito non guardo molti film, ma sono andato a vedere il tanto pubblicizzato film di James Cameron, Avatar, e sono contento di averlo fatto.
Ho pensato che era fantastico. Animazione ed effetti speciali erano all’avanguardia, ma quello che mi interessa di più, è che racconta, fondamentalmente, la storia di quanto è successo sulla Terra, ma al contrario.
La trama, che si svolge nel 2154, vede come protagonisti esseri dalla pelle blu e con il naso tipo da leone. Nativi di Pandora, una luna del gigante gassoso Polifemo, pianeta che orbita intorno ad Alpha Centauri A, vivono in armonia con il proprio ambiente sapendo che tutto è interconnesso e parte di una coscienza unitaria.
Alberi e vegetazione di Pandora, formano un unico e vasto sistema elettrochimico tra neuroni che agiscono come root per formare un significativo cervello o Coscienza planetaria. Gli esseri dalla pelle blu, chiamati Na’vi, hanno i propri connettori che permettono loro di interfacciarsi con le piante e gli alberi di questa rete ‘Unity’.
Come detto, i Na’vi, vivono in armonia con il proprio ambiente fino a quando, però, non arrivano gli umani terrestri, con la loro avanzata tecnologia. Sono amministratori e soldati che rappresentano la società/azienda RDA, la quale vuole estrarre dal sottosuolo di Pandora un prezioso minerale chiamato Unobtainium.
L’atmosfera velenosa di Pandora, costringe gli essere umani ad indossare delle maschere respiratorie, inoltre, alcuni esseri umani sono in grado di mescolarsi con i Na’vi, con il fine di manipolarli, grazie a organismi geneticamente modificati detti Avatar. Un essere umano, un ex Marine di nome Jake Sully, accetta di far parte di questo sistema d’infiltrazione in quanto è geneticamente compatibile con l’Avatar fatto appositamente per il fratello morto.
Jake, però, s’innamora di una donna Na’vi ed, in generale, del loro stile di vita, amore che lo porta a combattere al loro fianco per aiutarli a difendersi dagli umani che, senza alcuna pietà, vogliono sterminarli per estrarre in pace, l’Unobtainium.
Non sapevo nulla del film o della trama quando sono arrivato al cinema, ma è diventato ben presto evidente che stavo guardando la storia della Terra e dell’umanità rapita dalla razza rettiliana di cui ho scritto in modo così esteso.
Mi chiedo se James Cameron abbia voluto esporre tutto questo.
Per vedere ciò di cui ho sopra scritto, è necessario invertire i ruoli. Gli indigeni blu simboleggiano gli umani sulla Terra eoni fa e gli esseri umani arrivati su Pandora alla ricerca dell’Unobtainium, sta a simboleggiare l’arrivo sulla Terra, sempre eoni fa, della razza rettile.
Reptilians compilation
Le antiche tavolette sumere, scoperte in quella che ora è chiamata Iraq, ci dicono che una razza non-umana, gli Anunnaki, è arrivata sulla Terra per estrarre l’oro dalle miniere situate in Africa. Inoltre, le tavolette, descrivono come gli esseri umani sono stati geneticamente progettati per essere i loro lavoratori/schiavi. Difatti in Africa, è stata trovata la prova dell’estrazione dell’oro svoltasi almeno 100.000 anni fa.
Oltre alle leggende Zulu, anche le antiche storie e miti da tutto il mondo supportano questo tema di una“Golden Age”, quando tutta la Terra era bellissima e lussureggiante e la gente viveva in armonia con il proprio ambiente.
Non c’era la fame o la povertà perché le persone vivevano degli abbondanti frutti della terra e delle foreste, in particolare le foreste, che coprivano gran parte del pianeta. Il tempo era stabile e non c’erano le stagioni in quanto la Terra girava su un asse diverso.
Inoltre, le leggende Zulu dicono che il pianeta, nell’atmosfera superiore, era circondato da un baldacchino di acqua che proteggeva le persone dai raggi duri del sole, infatti non c’erano i deserti e l’acqua era abbondante.
Poi, però, sono arrivati i Rettiliani e con loro hanno portato sulla Terra, la catastrofe geologica e biologica. Il baldacchino d’acqua è stato distrutto causando il drammatico cambiamento della rotazione terrestre sul proprio asse ed in relazione al Sole, dandoci le quattro stagioni. Questo viene simboleggiato nella Bibbia come i 40 giorni e le 40 notti di pioggia.
Così cambiò sia il clima della Terra, sia quella che era la vita umana. Si persero foreste su vasta scala ed i deserti cominciarono a formarsi. Le abbondanti fonti di cibo, in molti luoghi andarono distrutte e la vita divenne una lotta per la sopravvivenza.
I genetisti rettili crearono un nuovo essere umano che servisse i loro interessi ed è significativo che la capacità del cervello umano sia aumentata, senza interruzioni, fino a circa 200.000 anni fa, quando ad un tratto si fermò e cominciò a regredire. È in questo periodo che gli esseri umani sono diventati come quello attuale.
La storia comprende anche ibridi umano/rettiliano geneticamente creati per infiltrarsi nella società terrestre e con l’inganno, guidarla. Questi ibridi sono le famiglie elitarie che controllano la rete globale di società segrete, attraverso le quali controllano i governi, le banche, le imprese, i media, i militari, l’educazione e così via.
Cruciale per il controllo dell’essere umano è stato quello di sopprimere l’attività del lobo destro del cervello o, almeno, fermare la trasmissione di tale attività, di sensibilizzazione e di informazione sul lato sinistro attraverso il “ponte” noto come, corpo calloso.
I due emisferi vedono la realtà in modi fondamentalmente diversi. Il lato destro del cervello ci collega con ciò che è “là fuori”, cioè con l’infinito oltre i confini dei cinque sensi e dei regni della “luce visibile”, dove tutto è vissuto come “UNO”. I Na’vi rappresentano il lato destro aperto del cervello, il che significa che tutto è collegato a tutto il resto.
Questo perché l’emisfero sinistro del cervello domina il nostro senso della realtà e ci intrappola nella realtà dei cinque sensi. L’emisfero di sinistra crea la nostra realtà e la struttura del linguaggio, cioè ciò che del mondo, in generale, passa per “logico” e “fisico”. Le informazioni codificate in sequenza nella struttura energetica della nostra realtà, vengono codificate per darci l’illusione della morte e del tempo, mentre il cervello destro sa che il presente, è eterno.
L’emisfero sinistro è particolarmente sviluppato negli “accademici”, che sono passati attraverso i livelli “superiori” di questa macchina che è stata coraggiosamente chiamata “educazione”.
Il sistema politico ed economico globale, nel loro complesso vengono gestiti da abiti scuri intrappolati nella realtà dell’emisfero sinistro. Ecco perché viviamo in una società da cervello sinistro e la prospettiva di chi usa il cervello destro, viene ridicolizzata o condannata come “folle”. Gli invasori umani del film Avatar, personificano questa dominanza dell’emisfero sinistro.
Essi non hanno alcun apprezzamento o comprensione dell’armonia interconnessa e del rispetto reciproco tra iNa’vi, gli animali, gli alberi e le piante. Per loro è semplicemente incomprensibile. Gli esseri umani vivono nel “mondo reale” della fisica e della filosofia: vedo>voglio>prendo. In questo caso, prendendo l’Unobtainium.
Se questo significa la distruzione della casa e dello stile di vita delle persone che vivono sui depositi delle risorse che si desiderano, allora così sia. Ha importanza? Essi non sono altro che selvaggi primitivi e stiamo andando solo a distruggere una foresta.
Che importa? Invia i ragazzi lì!
La mentalità del cervello sinistro non ha alcuna empatia per gli altri, perché l’empatico si collega con le altre espressioni della vita, siano esse persone, alberi, piante o animali, e si mette nella loro situazione.
I prigionieri del cervello di sinistra non possono farlo in quanto decodificano tutto solo come “individuo” con“spazio” nel mezzo. Il cervello di destra, invece, sa che non c’è “gap”. È solo un unico campo di energia che ci unisce tutti.
È questo senso di connessione tra tutte le forme apparentemente “individuali”, che ci dà un senso di empatia, cioè il sistema di sicurezza per impedire che il comportamento e le azioni di alcuni causino sofferenza ad altri.
Senza empatia, va bene tutto. La manipolazione rettiliana istituita per staccarci dalla realtà dell’emisfero destro, serve:
per interrompere l’accesso ai più alti livelli di coscienza e di intelligenza
per sopprimere il nostro senso di empatia

Ciò si può vedere chiaramente con i soldati che, senza conseguenze emotive per se stessi riguardo la morte, la distruzione e la sofferenza che provocano, sguazzano tra bombe e missili in aree civili come quella della Striscia di Gaza.
Una volta che le persone vengono spogliate dell’empatia, diventano macchine robotiche senza sentimenti e compassione e la grande quantità di addestramento militare, serve proprio per fare questo. Lo stesso vale per quelli in abiti scuri che manipolano, dichiarano guerre e devastano le economie dei paesi in posti come l’Africa, solo per riempire le proprie tasche.
Gli umani di Avatar sono uguali, a parte i pochissimi che alla fine del film vengono convertiti. Nella mente di chi usa l’emisfero sinistro del cervello, è tutto molto semplice. L’emisfero sinistro del cervello, per usare una frase dello scrittore irlandese Oscar Wilde, conosce il prezzo di tutto e il valore di niente.
La manipolazione genetica ha trasformato gran parte dell’umanità in un terminale della mente alveare rettile. Come previsto, gli esseri umani sono diventati i propri oppressori, ma con il continuo risveglio della coscienza umana, i ranghi degli empatici stanno crescendo di giorno in giorno.
Quando dico “svegliare”, non intendo solo la coscienza dei cosiddetti complottisti. Infatti, il campo di ricerca cospirativo è, prevalentemente, un fenomeno dell’emisfero sinistro del cervello. Questa non è una critica, solo un’osservazione ed è piuttosto evidente quando la si guarda.
Quando si apre il corpo calloso e le informazioni passano al lato destro del cervello, la realtà cambia. Tu non sei la stessa persona che eri prima ti renderti conto dell’esistenza di una cospirazione globale. Sei completamente diverso dalla persona che eri prima. Il gioco è cambiato ed i valori e la prospettiva di sé e della vita, trasformati.
In Avatar, gli invasori esseri umani (i rettili) sono espulsi da Pandora in una grande battaglia di massa, ma si tratta di un film d’azione. Infatti, non abbiamo bisogno della violenza per renderci liberi. Dobbiamo aprire il lato destro del cervello e riconnetterci con il nostro vero sé e le sue infinite potenzialità. Tutto il resto verrà da solo.
I gestori non hanno lavorato duramente per chiudere la connessione, in quanto, è un semplice diversivo. Lo hanno fatto perché è assolutamente fondamentale per il mantenimento della loro capacità di controllo.
I rettiliani e le loro famiglie stanno disperatamente cercando di reprimere il risveglio globale, perché sanno che una volta che siamo d’accordo, il loro gioco è finito. Essi sono terrorizzati dal nostro possibile risveglio e dal successivo accesso al nostro fantastico potenziale.
Quel momento si sta avvicinando ogni giorno.
Come sempre, discernimento.
Film: Avatar:

venerdì 13 novembre 2015

Proprietà della Portulaca: l’erba grassa ricca di Omega-3

Properties of the Purslane: grass fat rich in Omega-3
Свойства Портулак: травы, богатые жиром Омега-3
草脂肪富含的Omega-3:马齿苋属性




La Portulaca (Portulaca oleracea L.) è una pianta erbacea succulenta della famiglia delle Portulacaceae.
Originaria dell’India e forse del sud America, oggi è diffusa in quasi tutte le zone a clima temperato del mondo, compresa l’Italia.
La pianta raggiunge un altezza massima di 30-35 cm ed è caretterizzata da fusti carnosi, striscianti e ramificati, di colore marrone-rossastro e da foglie ovali, color verde chiaro, anch’esse carnose.

In Italia la Portulaca cresce un po’ ovunque ed è considerata alla stregua di un’erbaccia infestante. La si può trovare facilmente negli orti, lungo le sponde di fossati, nei campi, accanto ai marciapiedi e tra i campi incolti. La Portulaca è conosciuta nelle diverse regioni d’Italia con diversi nomignoli quali: porcellana comune, porcacchia, sportellecchia, erba grassa, erba dei porci, ecc.
Fu però Linneo, famoso medico del XVIII secolo, a conferirgli il nome odierno “Portulaca oleracea”, derivante dal latino Portula, che significa piccola porta, per il modo in cui si apre il seme di questa pianta, che sembra ad una piccola porta. E Oleacera deriva dal latino Oleraceus, che significa Pianta coltivata, per l’utilizzo alimentare che se ne faceva a quel tempo.

Proprietà della Portulaca

Fra tutte le malerbe cittadine, la Portulaca è probabilmente una tra le erbe mangerecce più conosciute.
Quei cespuglietti verdi che crescono ovunque fra le crepe dei marciapiedi, tra i margini delle strade e i lati dei tombini e che calpestiamo distrattamente ogni giorno, sono da sempre ed in tutto il mondo, coltivati con cura e considerati una vera e propria leccornia gastronomica, di dignità pari, se non superiore, a quella della comune lattuga.
La Portulaca fino a qualche decennio fa veniva consumata quotidianamente anche dalle nostre parti, ma come molti altri usi e costumi, anche questo è andato via via scemando.
Recentemente però la Portulaca è tornata alla ribalta per le recenti pubblicazioni inerenti le sue notevoli proprietà nutrizionali e medicamentose.

Tutta la parte aerea della Portulaca è commestibile: foglie, fiori, semi e fusto.
In particolare in cucina vengono utilizzate le foglie, crude, o cotte, ma senza dubbio è mangiandole crude che il nostro organismo ne trarrà vantaggio, in quanto manterremo inalterati le vitamine e i sali minerali che con la cottura andrebbero inevitabilmente distrutti.

Valori nutrizionali della Portulaca oleacera (100 g di foglie fresche) :
Caloriekcal.16
Acqua%94
Proteine%1.3
Carboidrati%3.4
Grassi%0.1
Ceneri%1.2
La sua reintroduzione nella nostra dieta è caldeggiata da molti nutrizionisti per le particolari caratteristiche degli acidi grassi che contiene. Infatti la Portulaca è una delle maggiori fonti vegetali di acidi grassi Omega-3; 100 g di foglie di Portulaca contengono all’incirca 350 mg di acido α-linolenico (acidi grassi facenti parte del gruppo di Omega-3).
Ricordo che gli Omega-3 sono per lo più concentrati nei pesci particolarmente grassi come salmone e sgombro, mentre tra gli alimenti vegetali li troviamo soprattutto nella frutta secca.
E’ dimostrato da decine di studi internazionali che gli Omega-3 influenzano positivamente la memoria, l’orientamento spazio-temporale, l’attenzione, la fluidità di parola e la velocità di elaborazione dei dati, migliorando sia le performance scolastiche sia quelle lavorative.
Altri grandi benefici si hanno a livello cardiovascolare, dove Omega-3 regolano l’equilibrio tra colesterolo buono e cattivo a vantaggio del primo e di conseguenza della circolazione. Hanno inoltre un azione antitrombotica, riducono i trigliceridi e migliorano il ritmo cardiaco, evitando l’insorgenza di aritmie.
Oltre agli Omega-3 la Portulaca contiene buone quantità divitamina A (su 100g 66 RAE), vitamina C (21g su 100g di foglie) e alcune vitamine del gruppo B, come la Riboflavina (B2) e la Niacina (B3).
Per la sua ricchezza di vitamina C in passato veniva utilizzata dai marinai come pianta antiscorbuto, durante i periodi molto lunghi di imbarco e navigazione.
Per quanto riguarda il contenuto di sali minerali troviamo: ferro, potassio, magnesio, fosforo, zinco, selenio e calcio.

Tra le sostanze contenute nella Portulaca troviamo anche mucillagini, flavonoidi, e betalaine, una classe di pigmenti vicariante con gli antocianosidi e responsabile del colore rossastro dei fusti e giallo dei fiori. Questo alcaloide sembra avere proprietà anti-mutagene che possono aiutare a prevenire, o rallentare la crescita dei tumori nel corpo.

Utilizzi a scopo medicinale

La Portulaca, oltre che per uso alimentare, è conosciuta ed apprezzata fin dall’antichità, per le sue molteplici proprietà medicinali.
In particolare è utile ad uso esterno per alcune patologie della pelle, come ulcere, eczemi, ed acne e per lenire le punture d’insetto. E’ utile altresì per combattere la tosse, le bronchiti e la febbre.
In tal caso viene usata come infuso, tramite il quale favorisce la fluidificazione dei muchi bronchiali e la successiva eliminazione, oltre a sedare la tosse e combattere la febbre. Per il suo alto contenuto di mucillaggini la Portulaca può essere sfruttata anche per rimediare casi di infiammazione intestinale ed infezioni urinarie. La Portulaca ha inoltre un’azione vermifuga, diuretica, rinfrescante e depurativa.

Come mangiare la Portulaca

In cucina si utilizzano le foglie e i rami più teneri, usati prevalentemente crudi, più frequentemente in insalate miste, in accompagnamento a verdure e ortaggi, o anche da soli.
Nelle regioni meridionali e nelle Isole è frequentel’accompagnamento nelle classiche insalate di pomodori, cetrioli e cipolle, condite con olio, aceto e origano e l’eventuale aggiunta di altri ingredienti, come ad esempio acciughe e capperi.
Mangiata cruda ha un leggero sapore salato e acidulo molto particolare simile a quello del limone, che ad alcuni può non piacere, ma che risulta gradito a molti.
La Portulaca viene aggiunta anche nelle zuppe, con ottimi risultati sia per il gusto che per le mucillagini che danno densità ai brodi. Si può aggiungere alla frittate e si può consumare cotta, come contorno, con la sola aggiunta di olio e limone o di altri aromi (esempio aglio e acciughe).
In diverse località italiane è tradizionale la conservazione delle foglie e dei rametti più teneri sottoaceto (consigliato solo alle persone di gruppo sanguigno B), impiegate poi per antipasti e contorni.