martedì 22 dicembre 2015

Planet X? Probabilmente no, ma i dati sembrano dimostrare il contrario

Planet X? Probably not, but the data seem to show the opposite
Планета X? Наверное, нет, но данные, кажется, показывают обратное
X行星?或许不会,但数据似乎显示相反的


Perché i grandi studiosi hanno dedotto due versioni radicalmente opposte sull’ipotetica esistenza del tanto discusso Pianeta X ? 
E perché , alcuni di loro non solo riconoscono l’esistenza del decimo pianeta, ma posseggono anche delle argomentazioni valide atte a sostenere questa teoria?  Ciò nonostante la gran parte della comunità scientifica ritiene che il Pianeta X (Nibiru) – non è altro che una semplice invenzione, che porta i suoi sostenitori a guadagnare milioni se non miliardi di dollari.


Ora una serie di radiotelescopi dislocati in Cile avrebbero intercettato misteriosi segnali che sembrano provenire da lontani corpi celesti suscitando un acceso dibattito sull’ipotetica esistenza di mondi precedentemente non rilevati ai margini del nostro Sistema Solare che gli astronomi associano a delle nane brune o a errori di lettura dei dati forniti dagli strumenti progettati per il rilevamento di corpi estranei. I recenti dati ottenuti dalle attrezzature dell’ Atacama Large Millimeter / Submillimeter Array, o ALMA, hanno portato alla pubblicazione di due articoli sul server arXiv. Storicamente, alcuni degli studi che gli scienziati ebbero modo di pubblicare su arXiv ebbero un notevole successo, mentre altri furono screditati dagli scienziati tradizionalisti.


Secondo uno studio presentato sulla rivista Astronomy & Astrophysics, alcuni rapporti menzionavano la presenza di un oggetto rilevato attraverso onde submillimetriche all’interno del sistema stellare Alpha Centauri binario, nel cui interno sembra interagire direttamente. Questa misteriosa presenza potrebbe essere associata ad un’altra stella diversa da quelle presenti nel sistema di Alpha Centauri? Allo stato attuale e in mancanza di prove certe, i ricercatori tendono ad escludere questo ipotetico scenario sulla base del fatto che il corpo celeste non è mai stato rilevato su lunghezze d’onda diverse da quelle solitamente utilizzate . ll team di ricerca riferisce che è del tutto incomprensibile che una stella così luminosa possa comportarsi in questo modo è di conseguenza passare inosservata.


La migliore spiegazione e’ che l’oggetto potrebbe far parte del nostro sistema solare e che per via della sua orbita molto distante dalla sua stella risulterebbe estremamente difficile rilevarne la presenza attraverso le differenti lunghezze d’onda. Le distanze dei corpi celesti confinati ai margini del nostro sistema solare sono tipicamente espresse in unità astronomiche, o AU, significando che 1 UA equivale a 149,5 milioni di chilometri che è la distanza media che separa la Terra dal Sole. Tra le tante possibilità citate nel lavoro condotto dai ricercatori vi è quella dell’esistenza di un mondo freddo e buio, distante non più di 100 UA dal nostro pianeta , una super-Terra localizzata a circa 300UA, o anche a una nana bruna che si potrebbe nascondere all’interno della Nube di Oort, a 20.000 UA.
Recentemente sono stati rilevati diversi oggetti estranei sul bordo del nostro sistema solare, tra questi figurano Sedna e altri due mondi conosciuti come 2012 VP113 (Biden) e V774104. Tuttavia, il corpo celeste in questione sembra comportarsi in modo molto strano, probabilmente per via delle sue enormi dimensioni. Ancora più strano è il risultato di uno studio pubblicato su Nature lo scorso anno attraverso il quale veniva suggerito che un tale oggetto potrebbe esistere a tutti gli effetti. Questo spiegherebbe come gli oggetti come Sedna, siano stati soggiogati da un’orbita anomala, lontana ed eccentrica.
Il secondo studio, anche questo sottoposto all’attenzione di Astronomy & Astrophysics, riporta come sono state la rivelate delle onde submillimetriche da un oggetto confinato nella stessa area celeste in cui si trova la stella W Aquilae alla quale è stato attribuito il nome provvisorio di Gna, una dea della mitologica scandinava raffigurante la brezza. Woulter Vlemmings, della Chalmers University of Technology, in Svezia, è co-autore di entrambi gli studi condotti su questo misterioso corpo celeste.
Vlemmings, unitamente ai suoi colleghi ritengono che “Gna” potrebbe essere un oggetto dalle dimensioni di 225-880 chilometri di diametro la cui orbita si aggirerebbe sui 12-25 UA. Queste dimensioni lo farebbero classificare come quello che gli astronomi chiamano un oggetto centauro, inteso come un corpo celeste localizzabile da qualche parte tra le orbite di Saturno e Nettuno.

Gli esperti affermano che l’intruso potrebbe essere un oggetto dalle dimensioni di una stella nana bruna, il quale potrebbe nascondersi molto al di là di Sedna, ad una distanza di circa 4.000 UA. Alcuni rapporti appena pubblicati non fanno altro che alimentare le teorie che da troppo tempo circolano sul Pianeta X, un misterioso corpo celeste in agguato da qualche parte nel nostro sistema solare. 
Ovviamente gli studi condotti da ALMA non fanno altro che generare una raffica di polemiche e scetticismo. Anche i ricercatori che stanno dietro al lavoro del GNA riconoscono, seppur indirettamente, che qualcosa di significativo si potrebbe nascondere dietro alle osservazioni condotte da ALMA.  Mike Brown, un astronomo del Caltech e uno degli scopritori di Sedna, postulo’ su Twitter forti dubbi circa l’esistenza di questo misterioso corpo celeste dalle dimensioni notevoli.
di Egidio De Bellis

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